Per finire (bene) l’anno | dicembre 2024
1️⃣ Parma ha vinto il premio di Capitale Europea dei Giovani 2027, grazie ad un processo partecipativo tra amministrazione, comunità giovanile ed associazioni locali.
2️⃣ Vi presentiamo la Commissaria europea Roxana Minzatu, che si occuperà di “persone, competenze, preparazione”, con un ruolo importante nella definizione delle politiche giovanili.
3️⃣ Un breve recap di un 2024 precario.
Perché Parma è la nuova Capitale Europea dei Giovani
di Giovanni Giacomino
A Novembre inoltrato Parma è stata nominata come Capitale Europea dei Giovani 2027, un titolo prestigioso assegnato dallo European Youth Forum di Bruxelles per riconoscere le città che si distinguono nel promuovere l'empowerment giovanile e creare spazi inclusivi per la partecipazione attiva delle nuove generazioni. Questa designazione non rappresenta solo un traguardo per la città emiliana, ma anche un'opportunità unica per ridefinire il ruolo dell- giovani nella società locale, italiana ed europea.
Un riconoscimento di valore
Il titolo di Capitale Europea dei Giovani viene assegnato ogni anno a una città che si distingue per iniziative innovative e partecipative rivolte ai giovani. Con il suo programma “Parma, una grande piazza per l’Europa”, la città ha convinto la giuria con un dossier ambizioso e inclusivo, che punta a coinvolgere l- giovani in molteplici aspetti della vita cittadina, dalla cultura alla sostenibilità, dall'innovazione sociale all'inclusione. Questo riconoscimento celebra anche il lungo percorso che Parma ha intrapreso per mettere al centro l- giovani nelle sue politiche pubbliche.
Gli obiettivi principali
Essere Capitale Europea dei Giovani non significa solo ottenere visibilità, ma anche impegnarsi concretamente per creare un cambiamento positivo. Tra i principali obiettivi di Parma nel 2024 e nel 2025 figurano:
Promuovere la partecipazione attiva: Attraverso forum, laboratori e incontri, l- giovani avranno l'opportunità di contribuire direttamente alle decisioni politiche e sociali della città.
Sostenere la creatività e l'innovazione: Progetti culturali, artistici e tecnologici saranno al centro delle iniziative per stimolare il talento e l'autoimprenditorialità.
Rafforzare l'inclusione: Saranno promosse azioni per abbattere le barriere economiche, sociali e culturali, garantendo opportunità a tutt- l- giovani, indipendentemente dalla loro condizione socioeconomica di partenza.
Focus sulla sostenibilità: Le tematiche ambientali e climatiche avranno un ruolo cruciale, con progetti mirati a sensibilizzare l- giovani e coinvolgerl- attivamente nel costruire una città più verde.
Giovani protagonist- del cambiamento
Secondo la stampa il cuore pulsante di questa iniziativa è il protagonismo giovanile, che nella città di Parma ha trovato un grande caposaldo negli sforzi dell’Assessora alle Politiche Giovanili Beatrice Aimi e del Sindaco Michele Guerra. Grazie alla collaborazione con il Consiglio Nazionale Giovani (CNG) e ad Ashoka Italia, Parma mira a creare una una realtà dove l- giovani possano esprimersi liberamente, proporre idee e diventare agenti di cambiamento. Le istituzioni locali, in collaborazione con organizzazioni giovanili e associazioni, hanno lavorato e lavoreranno per garantire che l- giovani siano ascoltat- e coinvolt- in ogni fase dei processi decisionali.
Un'eredità duratura
L’obiettivo finale di Parma come Capitale Europea dei Giovani è quello di lasciare un’eredità significativa non solo riportando il titolo in Italia, dall’ormai lontano 2010, quando Torino era stata a sua volta nominata Capitale Europea dei Giovani. Gli sforzi compiuti nel corso del 2023 e 2024 sono la base per politiche ed iniziative a lungo termine. Ciò dovrebbe includere la creazione di reti giovanili locali, nazionali ed europee, oltre alla promozione di modelli partecipativi che continueranno a influenzare la governance della città negli anni a venire.
Questo titolo colloca Parma al centro del dibattito europeo sulle politiche giovanili, rendendola un modello di riferimento per altre città.
Parma Capitale Europea dei Giovani 2027 non è solo un riconoscimento, ma una chiamata all’azione. L’iniziativa celebra l- giovani come motore di innovazione e cambiamento, valorizzando il loro contributo al futuro della società. Con un programma ricco di eventi, progetti ambiziosi e un forte impegno verso l’inclusione e la sostenibilità, Parma si afferma come un laboratorio vivente di partecipazione giovanile e innovazione sociale. Un anno che non sarà solo ricordato, ma che lascerà un segno tangibile per le generazioni future.
Interessat- alle Capitali Europee?
A questo link puoi trovare il dossier di candidatura della città di Parma, con tutti i dettagli del programma e le informazioni sul budget (in inglese).
Sul sito dello European Youth Forum è stata pubblicata la call di candidatura per le Capitali Europee 2028. Se pensi che la tua città abbia il potenziale per essere la prossima Capitale Europea dei Giovani, clicca qui.
Meet the EU Commissioner pt. 2 - Roxana Minzatu
di Clara Zaffino
Lo scorso mese abbiamo esplorato il profilo di Glenn Micallef, il nuovo Commissario europeo per l’equità intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport. Questo mese, ci concentriamo su Roxana Mînzatu, Commissaria europea rumena del gruppo S&D, Vice-Presidente della Commissione con il portfolio People, Skills and Preparedness.
Ruolo e proposte
La lettera di missione assegna a Roxana Mînzatu un ruolo centrale nel supporto all- giovani, con l’obiettivo di potenziarne il coinvolgimento nella società e nella democrazia europea.
Entro i primi 100 giorni, Mînzatu dovrà organizzare la prima edizione annuale degli Youth Policy Dialogues (Dialoghi Politici con l- Giovani), per integrare la voce dell- giovani nelle politiche europee. Questa iniziativa ha preso il via durante il 2022, l’Anno Europeo dei Giovani, e offre l’opportunità alle nuove generazioni di dialogare direttamente con un Commissario europeo. Il primo dialogo si terrà con Maria Luis Albuquerque, Commissaria per i servizi finanziari e l’unione dei risparmi e degli investimenti, il 4 Marzo 2025. C’è tempo per iscriversi entro il 13 gennaio.
Un portafoglio strategico per il capitale umano
Il portafoglio di Minzatu, che unisce dimensioni chiave come lavoro, istruzione e competenze, mira a preparare l’Europa alle sfide del futuro. Membro del gruppo dei Socialisti e Democratici, la commissaria rumena ha delineato un’agenda ambiziosa per rafforzare il capitale umano europeo attraverso:
Investimenti nelle competenze: In linea con l’Anno Europeo delle Competenze, per colmare il divario di qualifiche e allineare formazione e mercato del lavoro.
Più fondi per Erasmus+: Garantendo maggiore accesso alle opportunità educative e di mobilità per giovani e professionisti.
Diploma Comune Europeo: Una proposta per uniformare i titoli accademici e semplificare la mobilità lavorativa e studentesca.
Youth Guarantee: Con l’obiettivo di garantire a tutt- l- under 30 un’istruzione di qualità, tirocini e accesso al lavoro entro quattro mesi dalla fine degli studi o dalla perdita dell’occupazione.
Mînzatu ha espresso il suo impegno nel promuovere nuove leggi a tutela dell- stagist- in Europa, affrontando temi come retribuzione equa e condizioni di lavoro dignitose. Nonostante le resistenze di alcuni Stati membri, la Commissaria ha dichiarato l'intenzione di portare avanti la direttiva sui diritti dell-i stagist-.
Preparazione e Resilienza: un nuovo focus
La dicitura del portafoglio "People, Skills and Preparedness" riflette una priorità politica emergente: rafforzare la resilienza dell’Europa di fronte a cambiamenti tecnologici, economici e climatici. Tuttavia, l’assenza del termine “istruzione” nel nome ha generato perplessità, dato il peso centrale dell’educazione nelle strategie di crescita e inclusione sociale.
Minzatu-Micallef: alleati o rivali?
Minzatu e Micallef rappresentano due portafogli distinti, ma interconnessi. Mentre Minzatu si concentra sulla preparazione del capitale umano europeo, Micallef punta su equità intergenerazionale, cultura e sport. La sovrapposizione dei loro ruoli su iniziative come Erasmus+ e programmi per la gioventù richiederà una stretta collaborazione, per evitare inefficienze e rafforzare l’impatto complessivo delle politiche europee.
Sfide all’orizzonte
Il mandato di Minzatu non sarà privo di ostacoli. La disoccupazione giovanile, le disuguaglianze nell’accesso all’istruzione e il mismatch tra competenze e lavoro rimangono problematiche aperte. Inoltre, dovrà affrontare:
La crescente sfiducia nella politica tra i giovani fra i 15-24 anni (59% secondo l'Eurobarometro 2024)
L’impatto della crisi energetica e della sicurezza sulle priorità sociali dell’UE
La necessità di coordinare il suo lavoro con altri portafogli per evitare frammentazioni, in particolare con quello di Micallef
Verdetto
Roxana Minzatu ha davanti a sé un mandato cruciale per il futuro sociale ed economico dell’Unione Europea. Con un portafoglio che abbraccia competenze, lavoro e resilienza, sarà in grado di garantire una preparazione adeguata agli europei per affrontare le sfide dei prossimi anni?
Tempo di recap
di Ilaria Bernabei
Siamo ormai giunt- alla fine dell’anno. È tempo, quindi, di un riepilogo dei mesi trascorsi in compagnia di precarie. Ripercorrere idee, opinioni e punti di vista emersi in questo spazio è l’occasione per riassumere, nero su bianco, i bisogni dell- giovan- in Italia secondo Europiamo. Abbiamo scritto e analizzato le dinamiche legate al lavoro precario, ai tirocini non retribuiti, al diritto al voto troppo spesso negato, alla salute mentale, ai disturbi del comportamento alimentare, al diritto allo studio, alla partecipazione giovanile, alle lotte collettive e molto altro.
Nelle edizioni del 2024 abbiamo mantenuto uno sguardo locale ed europeo insieme, così da poter tracciare una linea tra attualità, attivismo, progetti europei e politiche giovanili. Alcuni tra gli articoli sono serviti a riportare l’esperienza e lo sguardo di Europiamo riguardo importanti eventi, come la European Conference on Local Youth Work and Democracy, la European Youth Week a Bruxelles e la EU Youth Conference a Budapest. Inoltre, sempre a livello europeo, abbiamo portato avanti la rubrica SOS Partecipazione, una serie di articoli chiave sulle modalità utili a individui e gruppi di giovani per attivarsi e contribuire ad un cambiamento positivo (qui trovate il primo capitolo). Infine, per chi se la fosse persa, abbiamo anche ideato la mini-rubrica “Prospettive europee”, utile per comprendere il funzionamento della nuova Strategia Europea per la Gioventù (a questo link trovate il numero sul nuovo programma Erasmus+).
Con uno sguardo al nostro paese, appare evidente che l’approccio dell’attuale governo verso le politiche giovanili si basi quasi esclusivamente su un’ottica emergenziale. Infatti, le misure adottate nell’arco dell’anno appena trascorso si sono rivelate spesso insufficienti nel porre rimedio alle carenze strutturali, e che i bonus non tengono quasi mai conto delle reali complessità socio-economiche in cui l- giovan- versano. L’Italia non ha ancora superato il paternalismo del quale si alimenta - la partecipazione dell- giovan- diventa uno strumento di propaganda, che non risponde a richieste concrete di partecipazione ai processi decisionali, ed esclude di fatto le nuove generazioni dal dibattito pubblico quotidiano. Si pensi, ad esempio, all’attivismo ecologico giovanile, il quale si trova spesso al centro di forti polemiche. Esso non è altro che la reazione alla negligenza istituzionale che ha ignorato le istanze dell- giovan- e censurato le loro voci. Emerge quindi la necessità delle nuove generazioni nell’esprimere le proprie opinioni ed occupare maggiore spazio a livello mediatico e istituzionale. Ci si chiede ora come ciò possa realizzarsi quando il clima attuale, acuito dal recente decreto sicurezza, disincentiva di fatto le persone a partecipare attivamente alla vita pubblica.
Siamo tutt- stanch- di essere precarie, perciò vi ringraziamo per averci letto ed accompagnato in questo 2024, e siamo pront- ad un nuovo anno insieme per opporci alla riproduzione di un sistema che opprime chi non rientra nei canoni da esso imposti.
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